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Corso di ceramica raku

Praticata in Giappone fin dalla seconda metà del XV secolo, la ceramica Raku è legata alla tradizione tutta orientale della cerimonia del tè, con connotazioni filosofiche piuttosto lontane dalla nostra cultura. Il ceramista Chojiro produsse per la prima volta con la tecnica di cottura Raku ciotole da tè rigorosamente realizzate a mano. Il corso è aperto a gruppi di 5 persone e si articola in 4 incontri. La periodicità è diversa, a seconda dei periodi e delle richieste.

Aspetti tecnici
L’argilla deve avere una struttura con caratteristiche tali da sopportare le violente variazioni di temperature alle quali è sottoposto l’oggetto.
Le tecniche per modellare un oggetto possono essere a lastre, a colombini o al tornio.
La smaltatura dei pezzi biscottati può essere fatta a immersione, a spruzzo o semplicemente a pennello.
La cottura in forni a gas avviene in tempi brevi ed a basse temperature (900° C).
Gli oggetti vengono estratti dal forno nel momento in cui lo smalto ha raggiunto il suo punto di fusione ed adagiati in buche che contengono materiale combustibile (foglie, segatura, carta, stracci imbevuti di oli). Gli oggetti incandescenti provocano la combustione degli elementi infiammabili, che verrà interrotta soffocando la fiamma con un apposito recipiente. Si formerà, così, una camera ad atmosfera riducente che creerà degli effetti lustrati sulla superficie degli smalti.

Il programma
1° incontro: cenni storici sulle origini della tecnica e la sua diffusione in Europa; costruzione dei manufatti.
2° incontro: costruzione degli oggetti e prima cottura.
3° incontro: cenni di chimica degli smalti e decorazione.
4° incontro: seconda cottura e riduzione.